Ci sono borghi in Italia dove i cellulari sono proibiti. Si tratta di luoghi perfetti per un autentico viaggio slow che permette di allontanare la mente dagli schermi.
Ci sono diversi microborghi in Italia dove gli smartphone così come i computer non si possono utilizzare. Non si tratta di ordinanze amministrative imposte, ma semplicemente di borghi in cui non è (ancora) arrivata la copertura di linea.
Viaggiare ci permette di scoprire posti nuovi, culture e tradizioni diverse dalle nostra, ma è anche e soprattutto un modo per staccare la spina, cambiare abitudini per qualche giorno. Allontanarsi dal caos della vita quotidiana e delle città, per riuscire a ristabilire un ordine interiore.
E cosa c’è di meglio, per questo scopo, se non scegliere come meta del viaggio posti che sono isolati. Non da intendere come lontano da tutto e tutti, capanne su isole deserte o baite di montagna, ma piuttosto come piccoli agglomerati abitativi dove l’isolamento è determinato dalla mancanza di connessione wi-fi.
In un mondo che è sempre più iperconnesso, ci sono piccoli angoli della nostra bella Italia dove la connessione non arriva. Luoghi in cui è davvero possibile fare una digital detox.
Nel mondo ci sono tanti alberghi e luoghi di ritrovo che volutamente impediscono la copertura internet per spingere i propri clienti a mettere da parte, nei giorni del soggiorno, tutti i dispositivi di connessione. Si tratta di un servizio aggiuntivo di strutture che si fanno pagare di per sé già tanti soldi. Quello che in tanti non sanno è che questo servizio è gratuito in tanti diversi borghi d’Italia, il luogo perfetto per quelle vacanze in cui si vuole ritrovare se stessi, stare a contatto con persone e natura e fare una vera digital detox.
Il primo di questi borghi è Lollove in Sardegna. In questo pesino, che rientra nella lista dei Borghi più belli d’Italia, non solo non c’è connessione wi-fi ma manca anche copertura telefonica. Se si è in cerca di un posto che permetta davvero di allontanarsi dal frastuono, questo è il borgo perfetto; qui il tempo sembra davvero fermarsi. Non c’è pericolo di annoiarsi comunque, la natura circonda il borgo ed è tutta da esplorare ma soprattutto gli abitanti che qui ancora resistono propongono ai visitatori diverse attività.
Dalla Sardegna di passa all’Abruzzo, qui addirittura sono due i borghi senza connessione. Laturo, si trova sui Monti della Laga, è stato abbandonato per tanto tempo ma oggi rivive grazie ad un gruppo di giovani che hanno ristrutturato alcuni degli edifici. Il luogo perfetto per i camini accessi, le passeggiate nei boschi e le cene sotto le stelle. C’è poi Castelvecchio Calvisio, borgo di 123 abitanti nel cuore del Parco del Gran Sasso. Qui un fornaio e il bar diventano il centro di gravità di un borgo che offre il necessario per staccare davvero la spina.
Altro borgo dove lo smartphone al massimo può diventare macchina fotografica è Acone in Toscana. Situato alle pendici di Monte Giovi, il borgo è perfetto per chi vuole immergersi nella natura toscana tra sentieri e boschi di querce e ulivi.
Infine, in Molise c’è Civitacampomarano. Inerpicato su un monte a 520 metri, la connessione qui sparisce già lungo il tragitto e no c’è mappa digitale, né cartello che permetta di capire se la strada è quella giusta. Il borgo non si vede fino a quando non si arriva alle sue porte di ingresso, ma una volta raggiunto si vive nella pace della disconnessione.