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Il borgo delle fate d’Italia: un posto magico che pochi conoscono

Vi portiamo alla scoperta del borgo delle fate d’Italia: un posto magico che pochi conoscono. Tutto quello che bisogna sapere.

In Italia troviamo luoghi pieni di fascino e di mistero che nemmeno sapevamo che esistessero. Luoghi che confermano la ricchezza del nostro territorio e l’importanza di imparare a conoscerlo. Qui, vi portiamo in un vero borgo da favola, il borgo delle fate, con una storia antichissima.

Il borgo delle fate d’Italia: un posto magico che pochi conoscono (Adobe Stock)

Il borgo si chiama Sedini e si trova nella parte nord-ovest della Sardegna, ad appena un quarto d’ora da Castelsardo, altro famoso borgo sardo che sorge sul mare.

Il borgo di Sedini sorge sulle colline al centro della regione dell’Anglona, nell’entroterra della costa del Golfo dell’Asinara, in provincia di Sassari, città da cui dista circa 50 chilometri. Scopriamo perché è conosciuto come borgo delle fate.

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Il borgo delle fate d’Italia: un posto magico che pochi conoscono

L’incantevole borgo di Sedini, nell’entroterra della costa della Sardegna nordoccidentale, è un luogo antichissimo, ricco di storia e tradizioni. Offre paesaggi e scorci mozzafiato, insieme a tutte le caratteristiche usanze dei borghi sardi e a un’ottima cucina.

Il suo territorio è formato da un altopiano collinare, intervallato da pianure, anche ampie. Sedini sorge tra le colline di la Maglina e lu Padru e la sua caratteristica principale sono le case scavate nella roccia calcarea.

Domus de Janas

Il luogo più caratteristico di Sedini, dal quale viene il nome di borgo delle fate, è la Domus de Janas, che nella lingua sarda letteralmente significa “casa delle fate“. Dai locali è chiamata anche “La Rocca“. Si tratta di uno dei monumenti prenuragici più caratteristici di tutta la Sardegna e sorge nel centro del borgo, sul bordo del vallone di Baldana.

La casa delle fate, Domus de Janas, è un edificio ricavato da un’enorme masso di roccia calcarea in un periodo che si perde nella notte dei tempi, tra il IV e III millennio a.C. Anticamente ospitava una necropoli. La straordinarietà di questo luogo è che per ben cinquemila anni è stato sempre utilizzato. Dopo la necropoli, la Domus de Janas è diventata cava per la produzione di mattoni, poi prigione, luogo di ricovero per animali, negozio, abitazione privata e perfino sede di partito. Oggi ospita un museo etnografico.

Nel corso dei secoli la domus ha subito diverse trasformazioni, soprattutto nel Medioevo quando sono state realizzate delle scale a chiocciola nella roccia ed è stato scavato un focolare al centro della stanza principale. Accanto al complesso ipogeo sono stati costruiti degli edifici.

Per la sua conformazione e le sue dimensioni che la rendono unica e nel suo genere e probabilmente la domus più grande della Sardegna, quella di Sedini è chiamata “la cattedrale delle domus de Janas“.

Cosa vedere

Insomma, un luogo davvero unico, pieno di fascino e mistero, che ci riporta indietro nel tempo, all’epoca dei nostri antenati. Visitando la casa delle fate di Sedini si imparano a conoscere le tradizioni etnografiche del borgo e della regione dell’Anglona. Una esposizione fotografica mostra le immagini territorio, tra paesaggi, siti archeologici, flora e fauna. Mentre la mostra etnografico-antropologica espone oggetti di uno quotidiano e utensili da lavoro risalenti al 1700, con l’allestimento di ambienti domestici antichi.

Da visitare anche il resto del borgo di Sedini, scavato nella roccia dell’altopiano, con grotte abitate fin dalla preistoria.

Per ulteriori informazioni: www.sardegnaturismo.it/it/esplora/sedini

Borgo di Sedini, Domus de Janas, La Rocca (Adobe Stock)
Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba