Da giorni si parla della possibilità che Olesya Rostova sia in realtà Denise Pipitone: cosa accadrebbe se fosse davvero la ragazza scomparsa?
Inizialmente era stata affidata ad una donna, la quale si è scoperto presto che non era sua madre. A quel punto la piccola è stata portata in un orfanotrofio. Desiderosa di conoscere l’identità dei suoi genitori, la 20enne Olesya si è affidata agli avvocati e alla tv russa. Proprio da questa sua ricerca è emersa l’idea che in realtà si possa trattare di Denise. Oggi, in diretta televisiva sulla tv russa, si scoprirà se il test del dna ha confermato che Olesya è Denise. Al programma prenderà parte anche l’avvocato di Piera Maggio (madre della bimba scomparsa), il quale ha chiesto e ottenuto di conoscere i risultati del test prima di partecipare.
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Il fatto che il legale partecipi alla trasmissione significa che il test ha confermato che si tratta di Denise? A rigor di logica sarebbe plausibile, ma non si può essere sicuri fino a quando la trasmissione non darà la notizia. Possibile, infatti, che il legale partecipi per sfruttare la visibilità ottenuta dalla storia di Olesya e cercare di smuovere le acque nel caso Denise si trovi in Russia.
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Ma cosa succederebbe se Olesya fosse davvero Denise? In primo luogo i risultati del test del DNA verrebbero mandati alla procura di Marsala, quella che in tutti questi anni si è occupata delle ricerche. A quel punto verrebbe chiuso il caso e con ogni probabilità Olesya farebbe la conoscenza della sua madre naturale. Possibile anche che gli investigatori italiani vogliano ascoltare la ragazza, per capire se ricorda chi l’ha rapita e gli spostamenti fatti prima di giungere in Russia.