Oltre a Quota 100, Ape Sociale e Opzione Donna, la pensione anticipata di 5 anni si può ottenere grazie al contratto d’espansione.
Uno sconto in questi anni è stato offerto dalla misura sperimentale Quota 100, la quale ha garantito (e lo farà ancora solo per questo 2021) ai lavoratori di poter andare in pensione a 62 anni e 38 di contributi. Di anno in anno vengono inoltre rinnovate Opzione Donna, per le lavoratrici che volessero andare in pensione già a 56 anni, e Ape Sociale, rivolta ai lavoratori che svolgono mansioni gravose.
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Alle tre opzioni di pensionamento anticipato già note, si è aggiunta attraverso il decreto crescita del 2019 anche quella offerta dal contratto d’espansione. Uno scivolo pensionistico che è rivolto però alle aziende private e che è finalizzato a progetti di rinnovamento tecnologico ed espansione dell’attività. Inizialmente il governo l’aveva previsto solo per le grandi aziende, ma con il rinnovo nella Legge di Bilancio 2021 è stata allargata anche alle piccole e medie imprese.
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Come detto non sono i lavoratori in questo caso che fanno richiesta di pensionamento anticipato, ma sono le aziende che fanno richiesta di pensionamento dei dipendenti vicini all’età pensionabile al fine di rinnovare il personale e aggiungere competenze per una crescita tecnologica e professionale. I beneficiari dello scivolo pensionistico sono quei dipendenti in esubero a cui mancano un massimo di 5 anni dal raggiungimento dei requisiti. Possono essere cinque anni dalla soglia contributiva (ovvero dopo aver raggiunto i 38 anni e 1 mese di contributi per gli uomini e 37 anni e 1 mese per le donne), o cinque anni dalla soglia anagrafica, ovvero non appena vengono raggiunti i 62 anni con 20 mesi di contributi.