L’ipotesi di un lockdown nazionale per accelerare le vaccinazioni è al vaglio dei ministri, ma non è l’unica soluzione.
Il Comitato tecnico-scientifico ha richiesto di poter chiudere l’Italia per un periodo di tempo necessario ad accelerare le vaccinazioni. Un’ipotesi che è al vaglio dei ministri Speranza e Gelmini, del coordinatore del Cts Miozzo e del Commissario straordinario Giuseppe Figliuolo. Questa proposta è stata avanzata anche in considerazione del fatto che da oggi a fine marzo dovrebbero giungere 9 milioni di dosi di vaccini. Per aprile, maggio e giugno ne sono previste 52 milioni 477mila: ovvero 17,5 milioni al mese. Numeri importanti che, questa volta, non dovrebbero subire ritardi e tagli da parte delle case farmaceutiche.
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La soluzione maggiormente estrema è quella di attuare un lockdown nazionale per 3-4 settimane. Si potrebbe decidere di spostare tutte le regioni nella zona rossa per questo lasso di tempo necessario ad accelerare le vaccinazioni e contenere il diffondersi delle varianti. Un’ipotesi alternativa è quella di spostarle tutte in zona arancione con quelle più a rischio in zona rossa.
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Un’ultima ipotesi è quella di applicare misure restrittive soltanto nei weekend, con un coprifuoco anticipato alle 19 o alle 20. Una soluzione, quest’ultima che potrebbe vedere escluse le regioni in zona bianca, ossia quelle che presentano un numero inferiore a 50 contagi su 100mila abitanti. Attualmente, però, la sola Sardegna verrebbe esclusa dalle misure maggiormente restrittive.