Inghilterra e Israele, i due Paesi con il maggior numero di vaccinati contro il Covid, mantengono il lockdown: per quale motivo?
Insomma la diffusione più estesa del vaccino non è coincisa con una riapertura ed una riduzione delle limitazioni. Per capire quale sia il motivo di questa scelta, il Corriere della Sera ha intervistato l’immunologa Viola, la quale ha spiegato: “I due Paesi si sono trovati con un elevato numero di contagi quando è partita la campagna vaccinale, che giustificava il lockdown“. Sebbene non vi siano stati problemi di approvvigionamento, dunque, il rischio di contagio in entrambi i Paesi è più alto che da noi.
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Continuando il proprio discorso sulla vaccinazione, l’immunologa spiega che in Israele l’approvvigionamento è stato molto più semplice per via del basso numero di abitanti (9 milioni in totale), mentre per quanto riguarda l’Inghilterra afferma: “È vero che anche il Regno Unito procede spedito ma non lo prenderei come esempio perché hanno cambiato i protocolli, fanno sperimentazioni, ritardano la seconda dose, scelta quest’ultima che potrebbe portare alla comparsa di varianti dal momento che con una dose fornisco una quantità di anticorpi neutralizzanti non sufficiente a bloccare il virus”.
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Per quanto riguarda, infine, il caso della Germania – Nazione in cui la campagna vaccinale procede agli stessi ritmi nostri ed in cui vengono mantenute maggiori limitazioni – il motivo della maggiore prudenza riguarda il timore della diffusione di nuove varianti: “La Germania, pur registrando complessivamente un calo dei contagi, teme la diffusione delle varianti, soprattutto quella inglese che rischia di diventare prevalente e potrebbe causare un nuovo boom di contagi”.
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Secondo l’immunologa, dunque, anche l’Italia dovrà applicare il principio della prudenza e ritardare ancora di qualche mese le aperture delle attività che prevedono la possibilità di assembramenti. Inoltre spiega che persino chi è vaccinato dovrà continuare a seguire le misure di prevenzione: “Non abbiamo ancora una prova sicura che questi vaccini oltre alla malattia blocchino l’infezione, e quindi il contagio. Abbiamo forti indicazioni su questo punto per Pfizer e Moderna ma non c’è certezza. Infine ricordiamo che nessun vaccino è efficace al 100%”.