Covid, i Paesi con più vaccinati rimangono in lockdown, scopriamo perché

Inghilterra e Israele, i due Paesi con il maggior numero di vaccinati contro il Covid, mantengono il lockdown: per quale motivo?

L’arrivo dei vaccini alla fine di dicembre aveva fatto sperare che entro un paio di mesi la situazione sanitaria generale sarebbe potuta migliorare in maniera più concreta. In realtà a quasi due mesi dall’inizio della campagna di vaccinazione contro il Covid ci troviamo ancora nelle stesse condizioni di prima. Uno dei motivi è sicuramente l’arresto della campagna dovuto ai ritardi nella consegna delle dosi, ma non è l’unico. Basti pensare che il Regno Unito e Israele, i due Paesi in cui le vaccinazioni stanno procedendo più speditamente, al momento stanno mantenendo il lockdown.

Insomma la diffusione più estesa del vaccino non è coincisa con una riapertura ed una riduzione delle limitazioni. Per capire quale sia il motivo di questa scelta, il Corriere della Sera ha intervistato l’immunologa Viola, la quale ha spiegato: “I due Paesi si sono trovati con un elevato numero di contagi quando è partita la campagna vaccinale, che giustificava il lockdown“. Sebbene non vi siano stati problemi di approvvigionamento, dunque, il rischio di contagio in entrambi i Paesi è più alto che da noi.

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Covid, nonostante i vaccini non c’è la certezza di essere protetti

Continuando il proprio discorso sulla vaccinazione, l’immunologa spiega che in Israele l’approvvigionamento è stato molto più semplice per via del basso numero di abitanti (9 milioni in totale), mentre per quanto riguarda l’Inghilterra afferma: “È vero che anche il Regno Unito procede spedito ma non lo prenderei come esempio perché hanno cambiato i protocolli, fanno sperimentazioni, ritardano la seconda dose, scelta quest’ultima che potrebbe portare alla comparsa di varianti dal momento che con una dose fornisco una quantità di anticorpi neutralizzanti non sufficiente a bloccare il virus”.

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Per quanto riguarda, infine, il caso della Germania – Nazione in cui la campagna vaccinale procede agli stessi ritmi nostri ed in cui vengono mantenute maggiori limitazioni – il motivo della maggiore prudenza riguarda il timore della diffusione di nuove varianti: “La Germania, pur registrando complessivamente un calo dei contagi, teme la diffusione delle varianti, soprattutto quella inglese che rischia di diventare prevalente e potrebbe causare un nuovo boom di contagi”.

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Secondo l’immunologa, dunque, anche l’Italia dovrà applicare il principio della prudenza e ritardare ancora di qualche mese le aperture delle attività che prevedono la possibilità di assembramenti. Inoltre spiega che persino chi è vaccinato dovrà continuare a seguire le misure di prevenzione: “Non abbiamo ancora una prova sicura che questi vaccini oltre alla malattia blocchino l’infezione, e quindi il contagio. Abbiamo forti indicazioni su questo punto per Pfizer e Moderna ma non c’è certezza. Infine ricordiamo che nessun vaccino è efficace al 100%”.

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