Con una circolare l’Inps ha annunciato l’intenzione di adeguare le pensioni al costo della vita per il 2021.
Per tutto il 2021, dunque, la platea di pensionati si dovrà accontentare, più o meno dello stesso assegno pensionistico ricevuto fino ad ora. In questi mesi è stata concessa una perequazione del 100% solo a chi riceve una pensione fino a quattro volte il termine minimo. Quelli che hanno una pensione che supera da 4 a 5 volte il minimo si sono dovuti accontentare del 77% e chi invece può vantare un assegno che va da 5 a 6 volte il minimo del 52%.
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Lo scorso 18 dicembre, con una circolare ufficiale pubblicata sul proprio sito, l’Inps ha informato i pensionati che per il 2021 ci saranno dei conguagli. Analizzando le statistiche riguardanti l’aumento del costo della vita, infatti, è stato stimato che c’è stato un rialzo dello 0,5%. Per ovviare a questa situazione, dunque, verranno concessi ai pensionati degli importi integrativi in una o più mensilità. Si tratta di una cifra minima (0,1% del totale annuo) che poco cambia alla situazione pensionistica generale. Il conguaglio previsto dall’Inps infatti va da un minimo di 13 ad un massimo di 26 euro.
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Situazione che dovrebbe rimanere invariata il prossimo anno, visto che le stime evidenziano una sostanziale fase di stasi dei prezzi per tutto il 2021. Per un ulteriore conguaglio o per un aumento vero e proprio delle pensioni bisognerà dunque attendere la prossima legge di Bilancio.
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