Pietro Genovese è stato condannato a otto anni: nella notte fra il 21 e il 22 dicembre 2019 travolse col suo suv Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli. Ma secondo i suoi avvocati la sentenza non rispecchia gli atti.
Pietro Genovese, 20 anni, travolse col suo suv Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli nella notte fra il 21 e il 22 dicembre 2019 a Corso Francia, Roma. Dalle analisi è emerso che aveva un tasso alcolemico dell’1,4, tre volte superiore a quello consentito per guidare. Dopo la condanna a 8 anni, però, i suoi legali esprimono una serie di riserve sulla sentenza.
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“La sentenza non rispecchia quello che è emerso dagli atti, soprattutto rispetto al rosso pedonale. Comunque tutte le sentenze si rispettano e le motivazioni ci daranno conto del ragionamento del giudice” affermano gli avvocati Franco Coppi e Gianluca Tognozzi, difensori di Pietro Genovese. E aggiungono che “il dramma di Pietro lo ha manifestato lui stesso durante questo processo, la morte di Gaia e Camilla ha cambiato per sempre la sua vita e non pensa ad altro da quel giorno”. “Evidentemente con la pena irrogata vede tutto ancora drammaticamente più buio”, concludono i penalisti.
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“Giustizia è stata fatta. Un grande dolore ma anche una grande vittoria per noi – hanno invece commentato le mamme di Gaia e Camilla -. Le bambine non torneranno più a casa ma abbiamo avuto la soddisfazione dell’assenza del concorso di colpa. Le ragazze hanno attraversato sulle strisce, con il verde pedonale, i nostri avvocati sono stati bravissimi a dimostrare ciò. Non ci aspettavamo una sentenza così”.