Secondo l’infettivologo Andreoni una riapertura nel periodo di Natale poterebbe ad un disastro le cui conseguenze non sarebbero gestibili.
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Insomma bisognerà rassegnarsi a vivere in un semi-lockdown tutto dicembre. D’altronde i numeri della pandemia sono tutt’oggi molto pesanti: ieri sono morte altre 753 persone e sono aumentati anche i ricoveri in terapia intensiva. Insomma, anche se la curva sembra che si stia stabilizzando, perché ci sia un calo nei numeri della pandemia ci sarà bisogno di attendere.
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Contrario anche alla minima concessione è apparso in una recente intervista l’infettivologo del Policlinico Tor Vergata di Roma, Massimo Andreoni. Il primario ha spiegato al Messaggero che la pandemia quest’estate ci ha fornito una grande indicazione: “che le mezze misure non solo non funzionano ma aggravano anche la situazione”. Il medico ha detto inoltre che non è questo il tempo del rilassamento ma quello della prudenza e della serietà.
A suo avviso l’andamento della curva non permette distrazioni: “Dico che non dobbiamo mollare neanche di un centimetro perché finiremmo per ottenere un doppio risultato negativo: ospedali in tilt e prima o poi anche un lockdown totale che stroncherebbe ancora di più l’economia”. Con dati come quelli di ieri (35mila contagi), secondo Andreoni la riapertura porterebbe a conseguenze catastrofiche, significherebbe: “preparare il terreno a un vero disastro. Il virus ci mette pochi giorni a riesplodere”.