Il membro del Cts nonché vicepresidente dell’Oms Ranieri Guerra parla delle criticità del sistema sanitario nel fronteggiare il coronavirus.
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A rendere la situazione critica è la mancanza di personale specializzato per i reparti di rianimazione. Questo significa che il personale specializzato è costretto a fare turni massacranti e che, per forza di cose, altre patologie possano essere trascurate. Non a caso nella riunione del parlamento di ieri si discuteva della necessità di assicurare agli italiani le cure per le altre patologie.
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Ad intasare gli ospedali poi, concorre la mancanza di una prima linea in grado di filtrare i casi. Lo ha spiegato in un intervento ad ‘Agorà‘, il membro del Cts nonché vicepresidente dell’Oms, Ranieri Guerra: “Ci siamo ripetuti che la prima linea deve essere rafforzata ma è un settore, la medicina generale e la pediatria di libera scelta, che viene coinvolto poco attivamente nella procedura di tracciamento”. Questo si ripercuote sul numero di pazienti al Pronto Soccorso, fenomeno che rischia di saturare le strutture, le quali non riescono a gestire tutti i casi che si presentano.
Il rischio, dunque, è che possano essere trascurate altre patologie, generando in questo modo danni indipendenti (ma correlati) al Covid. Timore condiviso anche da Ciro Indolfi, presidente della società italiana di Cardiologia: “Già durante la fase emergenziale, il rinvio degli interventi di angioplastica coronarica nei malati di cuore ha avuto gravissime conseguenze ora, a fronte dell’arrivo di una nuova ondata di contagi, non vogliamo rischiare di trovarci come a marzo, quando i pazienti con infarto non andavano al pronto soccorso per paura”.