Una studiosa ha scoperto che il nostro corpo continua a muoversi per un anno dopo l’interruzione delle funzioni cerebrali.
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Sappiamo inoltre che dopo qualche ora il corpo entra in rigor mortis, ovvero i tessuti ed i muscoli si irrigidiscono. Si potrebbe pensare che giunti a quel punto il nostro corpo raggiunga una stabilità e che non si muova più. La ricercatrice australiana Alyson Wilson, però, ha scoperto che non è esattamente così. La studiosa ha effettuato la scoperta recandosi per oltre un anno alla Australian Facility for Taphonomic Experimental Research (AFTER), conosciuta anche come “Fattoria dei corpi”, per osservare il comportamento dei cadaveri. Qui infatti, si trovano circa 70 cadaveri che sono stati donati alla scienza per le sperimentazioni.
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Nel corso dei lunghi mesi di osservazione la ricercatrice ha potuto osservare come i corpi continuino a muoversi anche ad un anno di distanza dal loro decesso. In un caso, uno dei cadaveri aveva le braccia conserte e le ha allineate lungo i fianchi. Ma com’è possibile che si verifichi un fenomeno del genere? La ricercatrice spiega che questi movimenti sono dovuti alla decomposizione dei tessuti. Durante il processo di mummificazione i legamenti si seccano e provocano uno spostamento degli arti.