Il romanzo autobiografico di Christiana Pedersoli: la figlia di Bud Spencer e il dettaglio inedito sul rapporto col padre anche dopo la morte.
La figlia di Bud Spencer, Christiana Pedersoli, proviene da una famiglia legata al mondo artistico: suo nonno, Peppino Amato, produce film che fanno la storia del cinema, suo padre è stato l’attore di successo che noi tutti abbiamo conosciuto e amato.
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Oggi, alla soglia dei 60 anni, la donna – mamma di Sofia e Nicolò – ha deciso di raccontare suo papà in un libro. Il titolo è “Bud. Un gigante per papà” e svela particolari e dettagli inediti sia sulla vita dell’attore che sul rapporto padre-figlia.
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La donna rivela: “Eau d’Orange Verte di Hermès. Ho continuato a sentirlo anche dopo che se ne è andato”. Ma la presenza del padre al suo fianco è una costante nel racconto di Christiana Pedersoli: “La cosa più significativa è successa un paio di mesi dopo che non c’era più. Un fan continuava a scrivermi dicendo che papà voleva che cercassi tra i cassetti di una credenza in radica con una ribaltina. La descrizione era molto precisa, ma io non avevo un mobile del genere e non ricordavo che ci fosse a casa dei miei genitori…”
Prosegue Christiana Pedersoli: “Insisteva e infine, nella camera da letto di mia madre, ho trovato l’armadio. Nei cassetti c’era un astuccio con una foto di mio padre abbracciato a sua madre, nonna Rina. Voleva dirmi che erano insieme e stava bene”. Quindi sul rapporto che ha con Terence Hill: “È come uno zio. Quando avevo dieci anni ero innamorata di lui, era di una bellezza incredibile, con modi sempre gentili e affabili. Lui e papà erano agli antipodi, ma erano due gentiluomini e il fatto di essere entrambi credenti li univa. Ogni tanto viene a cena a casa di mamma, ci lega un affetto profondo”.