Intervenuto ad ‘Agorà’, l’infettivologo Galli sostiene che bisognerebbe fare i tamponi a tutta la popolazione per contrastare il virus alla radice.
Leggi anche ->Assembramenti Fase 2 | anche ad Ostia e Palermo tanti irresponsabili
Insomma il distanziamento è necessario per evitare che il contagio si diffonda, ma sapere chi potrebbe infettare gli altri e isolarlo sarebbe la misura migliore per evitare un ritorno ai dati di qualche settimana fa. Non a caso ci sono molto italiani che vorrebbero sottoporsi al test del tampone, ma per farlo sono obbligati a rivolgersi a delle cliniche private e pagare. Necessità Galli considera una sconfitta del sistema sanitario pubblico: “Si deve lavorare per dare risposte alle moltissime persone, anche molto irritate per questo, che chiedono di conoscere il proprio stato e preferirebbero non doverlo fare a pagamento. Inconcepibile che il pubblico decida che va bene così, non è stato in grado di dare questo genere di risposta ai cittadini”.
Leggi anche ->Fase 2, come evitare il coronavirus: i consigli dell’immunologo
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
Successivamente l’infettivologo del Sacco si sofferma sulla questione distanziamento sociale. Sappiamo che bisogna tenere la distanza di un metro in luoghi aperti e di 2 metri in quelli chiusi. A suo avviso, però, questa precauzione potrebbe non essere sufficiente: “Dipende dalle circostanze, se c’è in giro qualcuno che tossisce e starnutisce il virus in giro, il metro può essere poco. Ma se non c’è questa circostanza, e le persone che non stanno bene se ne stanno a casa, il metro è ragionevole”.