Assembramenti Fase 2 | anche ad Ostia e Palermo tanti irresponsabili

Atteggiamenti assolutamente inconcepibili, con assembramenti nella Fase 2 avanzata dopo la riapertura di tutte le attività. Avviene da Nord a Sud.

assembramenti fase 2
Troppi assembramenti nella Fase 2 Foto dal web

Con le ulteriori aperture del 18 maggio, da Nord a Sud in tutta Italia sono arrivate notizie di assembramenti che rischiano di minare la Fase 2 ed i risultati importanti raggiunti con tanta fatica nel corso degli ultimi due mesi e mezzo. A Milano, Bergamo e Latina c’erano stati affollamenti di gente che se ne è fregata di rispettare le norme di distanziamento sociale necessarie per limitare il contagio del virus.

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Ed ora le stesse scene arrivano anche da Palermo e da Ostia. Nel capoluogo siciliano, il noto mercato della Vucciria ha visto persone sorridenti girare in strada o lavorare senza indossare mascherine, guanti e senza rispettare il metro di distanza sociale minimo richiesto tra gli altri individui. E parliamo di centinaia di persone, come attestano le immagini diffuse in rete. Solo in pochi hanno provveduto a rispettare le norme. Caduto nel vuoto quindi l’appello del sindaco Leoluca Orlando, che aveva invitato i propri concittadini ad assumere un atteggiamento responsabile. “In caso contrario sarò pronto a chiudere tutto di nuovo”, aveva aggiunto il primo cittadino.

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Assembramenti Fase 2, questi comportamenti rischiano di costare caro a tutti gli italiani

Stessa scena arriva dal centro commerciale ‘Le Terrazze’ di Casal Palocco, a Roma, con un bar preso d’assalto dalla gente, che occupa i tavolini normalmente come se niente fosse, senza mascherine ed a contatto troppo ravvicinato. Anche in questo caso sono solamente in pochi a prendere le dovute precauzioni. L’Istituto Superiore di Sanità ed anche il premier Giuseppe Conte avevano chiesto agli italiani di sforzarsi ancora. Il virus non è sparito, c’è ancora e servirà adottare le precauzioni che tutti noi conosciamo per conviverci. Precauzioni che però alcuni hanno dimenticato. Ed ora per colpa loro l’intero Paese rischia di ripiombare nel baratro in cui era finito tra febbraio e marzo.

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