Dopo 18 mesi di prigionia, Silvia Romano è finalmente libera e domani giungerà in Italia dai suoi genitori. Ecco le sue prime parole.
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Dopo alcuni mesi di ricerche infruttuose, il governo italiano si è messo in contatto con quello keniota per offrire supporto tecnico e logistico. Per mesi le notizie condivise con la stampa sono state centellinate, sebbene fosse trapelato che la ragazza era stata portata via dal Kenya e consegnata al gruppo jihadista Al-Shaabab, affialiato ad Al Quaeda.
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Le ultime notizie trapelate, prima di oggi, risalivano a novembre. In queste si spiegava che la 24enne cooperante poteva essere ancora viva. Oggi l’operazione d’intelligence italiana in collaborazione con i servizi turchi e quelli somali per liberarla dai rapitori in Somalia. Subito dopo la liberazione Silvia ha avuto un colloquio con la madre e con il premier Giuseppe Conte e dopo è stata lasciata libera di prepararsi al ritorno in Italia che avverrà entro le 14 di domani.
Le prime parole della ragazza sono state: “Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia“. L’ambasciatore italiano in Somalia ha poi confermato che le sue condizioni di salute sono ottime e che gli è sembrata in forze. Il padre, intervistato poco dopo l’annuncio di Conte, ha dichiarato: “Lasciatemi respirare, devo reggere l’urto. Finché non sento la voce di mia figlia per me non è vero al 100%. Devo ancora realizzare, mi lasci ricevere la notizia ufficialmente da uno dei miei referenti”.