In occasione della celebrazione per il Primo Maggio -Festa dei Lavoratori – Mattarella ha invitato il governo ad essere coeso e ripartire dal lavoro.
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Sebbene non abbia partecipato pubblicamente a nessuna cerimonia, il Presidente della Repubblica non ha fatto mancare le proprie parole in occasione di questa festa. Nel suo messaggio alla nazione Mattarella chiede al governo: “Indicazioni ragionevoli e chiare da parte del governo ed è decisiva la capacità di adottare comportamenti coerenti”. Quindi sottolinea che ci prepariamo alla ripartenza, un passo possibile grazie ai sacrifici dei mesi scorsi: “La ripresa è possibile perché nei quasi due mesi precedenti siamo riusciti ad attenuare molto la pericolosità dell’epidemia. Dobbiamo difendere questo risultato a tutela della nostra salute”.
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Il Presidente della Repubblica non dimentica le vittime ed i contagiati di questo periodo e sottolinea come la ripresa vada affrontata con prudenza e responsabilità per “non vanificare gli sforzi fatti”. Ma ritiene anche che ci si possa fidare degli italiani e che dunque si possa concedere loro maggiore spazio di manovra: “So che possiamo fare affidamento sul senso di responsabilità dei nostri concittadini, perché ci si continui a comportare con la necessaria prudenza”.
Infine il capo dello Stato parla del ritorno al lavoro e lo fa sottolineando come un “Paese maturo” come l’Italia possa uscire più forte da questa crisi. Invita dunque il governo a ridisegnare il mondo del lavoro: “Che deve valorizzare e non subire fenomeni come la globalizzazione e la, digitalizzazione dell’economia, con scelte lungimiranti”. Quindi cita direttamente la Costituzione quando conclude dicendo che bisogna ripartire proprio dal lavoro poiché: “non ci può essere Repubblica senza lavoro”.
Fabio Scapellato