Danielle, infermiera di 33 anni, è morta probabilmente a causa del Coronavirus. Il marito ha denunciato l’ospedale, reo di non averle fornito adeguata protezione.
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Nonostante le precauzioni prese, le condizioni di salute della donna sono peggiorate repentinamente fino al decesso. Adesso i familiari attendono i risultati dell’autopsia per confermare che la morte sia stata causata dalla contrazione del Covid-19. Intanto, però, il marito David attacca l’ospedale: “Aveva paura di andare a lavorare, faceva turni da 12 ore, era stremata. Sono certo che sarebbe ancora qui con noi se fosse stata in qualche modo protetta”, spiega il marito che poi aggiunge: “Ha lavorato fino alla fine in un reparto Covid, non le hanno dato neanche una mascherina per proteggersi e ora lei non c’è più”.
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Immediatamente dopo la pubblicazione del post del marito, la stampa locale è andata a chiedere spiegazioni all’ospedale per cui lavorava l’infermiera. Dalla struttura smentiscono le denunce dell’uomo e scrivono in una nota: “Tutti i dipendenti del nostro ospedale sono sottoposti a controllo della temperatura all’arrivo, indossano una maschera durante l’assistenza ai pazienti e sono tenuti a informarci se diventano sintomatici. Non sono autorizzati a lavorare in ospedale per prendersi cura dei pazienti se presentano sintomi di Covid-19″.
Pochi giorni prima del decesso di Danielle, un altro infermiere che aveva lavorato al Palmetto General Hospital aveva perso la vita. L’uomo, a differenza della giovane infermiera, aveva lavorato in diverse strutture e la causa del decesso è stata un arresto cardiaco. Nel suo caso, dunque, dovrebbe non trattarsi di una morte collegata al virus.