L’ex portiere di Napoli e Milan, Pepe Reina, rivela al ‘Corriere dello Sport’ di aver temuto per la propria vita quando ha contratto il Coronavirus.
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I primi sintomi del contagio si sono fatti sentire proprio 18 giorni fa. Il calciatore racconta: “Isolato lo sono stato dopo aver accusato i primi sintomi del virus. Febbre, tosse secca, un mal di testa che non mi abbandonava mai, quel senso di spossatezza…”. L’unico momento di vero terrore lo ha provato quando gli è mancata l’aria: “L’unico spavento quando per venticinque minuti mi è mancato l’ossigeno, come se la gola si fosse improvvisamente ristretta e l’aria non riuscisse a passare… I primi sei, otto giorni li ho trascorsi chiuso in una stanza”.
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Passati i primi giorni da solo in una stanza, Reina adesso sta meglio e non ha nemmeno un sintomo. Ciò nonostante, visto che in Gran Bretagna vige il lockdown, dovrà rimanere in casa anche oltre i giorni necessari ad escludere il contagio di altre persone. Rimanere in casa non lo spaventa, perché accanto a lui c’è tutta la famiglia: “La compagnia non mi manca, siamo io, mia moglie Yolanda, cinque figli e i due suoceri. La casa è grande e la solitudine non vi ha accesso”. Insomma il peggio è passato, adesso non resta che attendere che la pandemia venga sconfitta.