Raggiunta da ‘Leggo’, la specializzanda Sara ha spiegato che poteva decidere di lasciare Bergamo per tornare a Roma, ma non l’ha fatto.
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Prima che la situazione degenerasse, era stato concesso alla ragazza di fare ritorno a Roma. In quel caso la giovane sarebbe potuta tornare a casa e stare accanto ai suoi cari, seppure osservando l’obbligatorio periodo di quarantena. Lei, però, ha deciso di restare al fianco dei colleghi e dei tutor, per dare una mano in questo momento di grande difficoltà.
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Raggiunta da ‘Leggo‘, la ragazza ha spiegato il motivo che l’ha spinta a rimanere a Bergamo, nonostante la complicatissima situazione: “Non potevo andare via: sono un medico, è questo il lavoro che ho scelto. E poi ho il dovere di tutelare il resto d’Italia dal contagio”. Sara spiega anche che i pazienti ricoverati a Bergamo non sono solamente anziani, ma persone di tutte le età: “Sono in maggioranza uomini e di tutte le fasce di età. Alcuni hanno meno di 30 anni”.
La specializzanda non nega che ci sono stati momenti di grande sconforto, ma spiega anche che grazie al sostegno di tutti si riesce a trovare ragioni per andare avanti. Al sostegno dei colleghi e dei tutor, Sara aggiunge delle motivazioni personali che le permettono di andare avanti con il lavoro: “Le telefonate con la famiglia. Il mio fidanzato, che a fine marzo compirà trent’anni senza di me. E poi il pensiero che un giorno tutto questo finirà”.