La dottoressa Daniela De Rosa, accusa chiunque non rispetta i divieti di avere una grave colpa nei confronti di chi è costretta a lottare con il Coronavirus.
Leggi anche ->Leonardo Greco, appello sui social: “Il virus non guarda in faccia a nessuno” -VIDEO
Nelle scorse ore la dottoressa ha trovato la forza di lanciare un messaggio a tutti gli italiani, specialmente a quelli che ancora oggi sembrano non aver capito la gravità della situazione. D’altronde da giorni il governo e le istituzioni stanno cercando di spingere i ribelli ad attenersi alle disposizioni e la testimonianza diretta di qualcuno che ci è passato può avere un impatto decisivo.
Leggi anche ->L’esperto | “Atteso picco da 30-40 mila contagi da Coronavirus in Italia”
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
La testimonianza della dottoressa campana comincia con la descrizione del periodo difficile che ha passato: “Sono chiusa in un isolamento da cosi tanti giorni che non li conto più, non posso aprire la finestra e ho contatti solo con i medici. Il Coronavirus mi ha provocato una bruttissima polmonite con grave insufficienza respiratoria. Sono una donna di 43anni che prima di questo episodio godeva di ottima salute e all’improvviso mi sono trovata attaccata a questo respiratore Dopo la morte di mio padre è l’esperienza più brutta della mia vita. Ho combattuto per tornare dalla mia famiglia e oggi dopo il primo tampone negativo ho tirato un leggero sospiro di sollievo perchè sto vicendo la battaglia. Una certezza ce l’ho: se non vieni toccato da una tale disgrazia non capisci il dolore che si prova. Solo oggi sono riuscita a parlare”.
In un secondo momento si rivolge a quelli che continuano ad uscire: “Non ancora tutti se non pochissime persone hanno capito di cosa stiamo parlando, sono pochissimi l’hanno capito. E quindi voglio che mi guardiate negli occhi e nel mio corpo la sofferenza che si ha per provare a combattere questo virus. Ci sono state falle ovunque, ma partiamo da noi e dal senso di responsabilità. Io mi trovo qui per l’atteggiamento di quelle persone incoscienti. Siamo stati tutti colpevoli a diversi livelli e gradi ma soprattutto chi l’ha fatto deliberatamente sapendo di delinquere. Penso di aver espresso un minimo di concetto che volevo far passare: ognuno deve svolgere il suo compito”.