Il governo ha approvato un nuovo decreto sul Coronavirus con il quale permette alla Protezione Civile di espropriare immobili in caso di necessità.
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La bozza del decreto fa distinzione tra requisizione in uso ed esproprio e specifica che i beni consumati o alterati possano essere espropriati solo in proprietà. Chiaramente il governo ha previsto anche l’indennità sia per gli espropri che per le requisizioni. Le requisizioni, inoltre, avranno una durata massima di 6 mesi, superati i quali l’occupazione dell’immobile si tramuterà in espropriazione.
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Nel caso in cui un immobile venga espropriato dalla Protezione Civile per mettere in quarantena le persone infette, il proprietario dell’immobile verrà risarcito con l’intero valore dell’immobile al 31 dicembre 2019. Diversa invece l’indennità per le requisizioni in uso. Nel decreto si legge: “l’indennità è pari, per ogni mese o frazione di mese di effettiva durata della requisizione, a un sessantesimo del valore calcolato per la requisizione in proprietà”.
Nella bozza del decreto si parla anche del potenziamento della sanità pubblica. Nei prossimi giorni verranno acquistati 5mila impianti di ventilazione assistita. Inoltre è previsto un piano assunzione per 20 mila tra medici, infermieri e operatori.