A causa dell’epidemia del Coronavirus il settore turistico sta subendo un duro contraccolpo: rovinate le vacanze pasquali, ora si teme anche per l’estate.
Leggi anche ->Coronavirus, Brusaferro: “Tra 7 giorni capiremo se le misure hanno funzionato”
Sulla crisi del settore turistico, il sito d’informazione ‘Leggo’ ha intervistato Ivana Jelinic, presidente della Fiavet (federazione delle imprese di viaggi e turismo). L’esperta ha spiegato che gli effetti di questa emergenza si sono già fatti sentire per il periodo pasquale: “La Pasqua è già fortemente compromessa, il rischio è che lo sia l’intera stagione estiva. In parte il danno è stato già fatto. Ci vorrà uno sforzo straordinario per ritornare ai numeri di prima”.
Leggi anche ->Coronavirus: voli cancellati con l’Italia e i Paesi con restrizioni
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
Alla Jelinic viene in seguito chiesto a quanto ammonta il danno causato dalla ritrosia dei turisti a spostarsi nelle regioni colpite dal virus: “Circa il 70% delle prenotazioni è stato disdetto ed è una media territoriale purtroppo destinata a crescere con le disposizioni di chiusura che stanno prendendo i governi. Una prima conta dei danni ammonta a 350 milioni di euro ma è una stima molto al ribasso, perché il comparto turistico si porta dietro tutto l’indotto, come pubblici esercizi e trasporti. Il rischio reale è l’implosione del sistema economico del comparto turismo”.
La situazione è quindi grave per gli operatori di settore che rischiano di rimanere schiacciati dai debiti. Il problema non riguarda solamente i turisti che rifiutano di andare nelle regioni colpite, ma anche la chiusura di determinate nazioni nei confronti dei possibili turisti che provengono dai Paesi dove il Coronavirus si è diffuso maggiormente.