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Come non rinunciare alla cultura all’epoca del Coronavirus: i musei all’aperto

Un viaggio nei musei all’aperto per non rinunciare alla cultura durante il Coronavirus.

Giardino di Ninfa (Mentnafunangann, CC BY-SA 3.0, Wikipedia)

La paura delle coronavirus che in questi giorni sta colpendo l’Italia, ma anche tutto il mondo, potrebbe portare a pensare di non partire e di rinunciare alle vacanze. In realtà si può viaggiare. Nessuno ha dichiarato che questa attività sia vietata, resta attivo il Trattato di Schengen. Quindi si può anche a viaggiare in Europa senza incorrere in problemi, ma se volete evitare posti affollati sappiate che ci sono all’aperto moltissimi musei da scoprire da visitare che vi permetteranno di vedere delle bellezze incredibili senza però stare in spazi troppi chiusi.

I musei all’aperto in Italia

Una buona via di mezzo, insomma. Si può viaggiare, si può non rinunciare alla cultura e allo stesso tempo preservarsi. Ad esempio a Capalbio in provincia di Grosseto, c’è il Giardino dei Tarocchi che è un luogo straordinario con tutte le sculture progettate dall’architetto Niki de Saint Phalle. Queste sculture di oltre 10 metri figurano proprio tutti gli arcani dei tarocchi e sono collocati in questo straordinario paesaggio con gli ulivi della Maremma. Ogni statua è realizzata con queste ceramiche dorate, specchi e mosaici meravigliosi.

Parco di Bomarzo

Altro luogo da visitare all’aperto è il Parco di Bomarzo a Viterbo. Progettato intorno al 1600 come un luogo di meditazione, oggi è un luogo straordinario perché all’interno del bosco troverete delle sculture enormi e incredibili che rappresentano alcuni esseri fantastici. Le statue sono ben conservate e appaiono come d’improvviso sotto il muschio.

Museo della Terramara

In alternativa potrete visitare a Modena il museo all’aperto della Terramara. Si tratta di un museo didattico all’interno di un sito archeologico che ricostruisce un villaggio proprio dell’età del bronzo di questa zona. Le case del villaggio sono sopraelevate e i materiali di costruzione utilizzati per realizzare le riproduzioni di queste case sono esattamente quelli originali trovati proprio nei pressi del sito archeologico.

Piana delle Orme

In ultimo a Latina potrete visitare il museo di Piana delle Orme allestito grazie all’imprenditore Mariano di Pasqualo che ha collezionato moltissimi oggetti e giocattoli e residui bellici. In questo museo all’aria aperta ci sono due i percorsi tematici uno agricolo che racconta la vita dei compagni dell’epoca. E invece uno bellico dove si possono scoprire i residui della Seconda Guerra Mondiale.

Lago di Burano, Torre di Buranaccio, Capalbio (Lupone, CC BY-SA 3.0, Wikipedia)

Chiaramente anche in questo caso ricordiamo che quando si viaggia bisogna rispettare le norme igieniche istituite dall’Istituto Superiore della Sanità e dall’OMS: lavarsi le mani, starnutire o tossire nell’incavo del gomito, evitare magari i luoghi troppo affollati…

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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Selena Marvaldi