Coronavirus: Roberto Burioni ribadisce la necessità di mettere in quarantena chiunque torni dalla Cina, anche se asintomatico, ma invita tutti alla calma.
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In seguito al ricovero del primo paziente lombardo, il virologo ha sottolineando come questa fosse la prova che la quarantena su chi ritorna dalla Cina è una misura che dev’essere applicata. In queste ore i casi di positività al test sul coronavirus sono aumentati sino a 60 e il virologo è sicuro che ce ne saranno degli altri nei prossimi giorni.
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Chiamato in causa da ‘Tgcom24‘, Burioni ha ribadito la necessità di mettere in quarantena chiunque torni dalla Cina: “La notizia che speravamo di non dovervi dare è arrivata: il virus è in Italia. Com’è arrivato… è arrivato come vi avevamo già detto, come avevamo previsto, è arrivato dalla Cina. Una persona che è tornata dalla Cina sana, ma era in periodo di incubazione è andata a cena con un italiano e l’ha infettato, l’italiano ne ha infettati altri due. Non bisogna prendere la questione alla ‘carlona’, la quarantena di chi arriva dalla Cina è l’unico modo di bloccare questo virus”.
Chiarito il concetto il virologo predica calma: “Seconda cosa, bisogna evitare che da questa situazione non ci sia una catena di contagi. Per questo motivo seguiamo le indicazioni. Quindi niente panico, però prudenza e attenzione. E’ un piccolo passo che il virus è riuscito a fare ma non dobbiamo concedergliene altri”.