Intervistata a ‘Quarto Grado’ dopo la sentenza della Cassazione che azzera tutto, la madre di Marco Vannini racconta cosa ha provato in questo giorno di svolta.
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Durante il processo di primo grado Ciontoli è stato condannato per omicidio volontario, mentre lo scorso anno nella sentenza d’appello la sua pena è stata deribricata a omicidio colposo. Ne è conseguito che la pena prevista è passata da 14 anni a soli 5. La famiglia di Marco Vannini ha protestato in tribunale ed ha presentato immediato ricorso alla Cassazione. Ieri c’era l’udienza alla Cassazione e il Procuratore Generale ha accolto il ricorso della famiglia Vannini, chiedendo ai giudici che venisse istituito un nuovo processo. Richiesta che nel pomeriggio di ieri è stata accolta.
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La decisione della Cassazione è stata accolta con grande soddisfazione dalla famiglia Vannini dopo anni in cui hanno lottato strenuamente perché emergesse la verità. Ieri sera Marina Conte, madre di Marco Vannini, è stata ospite di Quarto Grado, trasmissione che più volte ha raccontato gli sviluppi del caso. La donna ha raccontato le emozioni che ha provato in questa giornata importante e si dice sicura che il suo Marco era affianco a lei in aula, pronto a darle sostegno.
Ecco in sunto le sue parole: “Io questa mattina quando sono arrivata in Cassazione, ho sentito parlare il Procuratore generale che è stato molto determinato. Ero un po’ preoccupata, avevo paura dopo due delusioni che mi avevano lasciato l’amaro in bocca. Marco era vicino a me. Io sono sempre stata cattolica ma non ero una donna di preghiera, ma dopo la morte di Marco sono diventata molto religiosa. E anche ieri sono andata in chiesa a pregare. Appena ho saputo la sentenza, ho lanciato un urlo di dolore”.
Fabio Scapellato