Ospite della conferenza stampa di Sanremo, Levante lancia una veemente invettiva sulla disparità di genere che tutt’oggi si respira al Festival.
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Il tutto parte da una considerazione sul minor numero di donne presenti alla competizione a cui la cantante risponde: “Quando Sanremo presenta poche donne al Festival, non è un errore di Sanremo, è la punta dell’iceberg. Un errore che parte dalla base… Nella musica siamo poco sopportate. Mi sono resa conto che a pari merito una canzone scritta da un uomo, una canzone d’amore scritta da un uomo, pesa di più di una canzone d’amore scritta da una donna. Ad un uomo non è mai stato detto: ‘Facile firmare un contratto discografico perché stai con quello. Non vengono fatte battute sciocche volgari come: ‘Di, ti fanno male le ginocchia? E la lingua?'”.
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Insomma Levante vuole fare capire che il problema della disparità tra i sessi nella società non parte certo da Sanremo e che in campo musicale è una pratica talmente diffusa da essere considerata normale. Per lei allo stato attuale è utopico pensare di poter “Partire alla pari” e si dice: “Incavolata, sono incavolata, ma non mi avrete mai nella lotta nel fango”. La cantante conclude la sua invettiva dando una lezione a chi se la prende con gli uomini additandoli genericamente come stupidi: “Non ci sto a dire che gli uomini sono più stupidi. Dovrei pensare che è stupido il mio fidanzato ed è un uomo meraviglioso. Penso che siamo uguali, che servono uguali opportunità“. E conclude dicendo: “Le donne non sono più intelligenti, siamo diversi. Dirlo significa annullare anni di lotta. Farsi la lotta fa schifo”.