Di ritorno al Festival di Sanremo, Michele Zarrillo ha confidato di aver rischiato la morte tre anni fa in seguito ad un malore.
Leggi anche ->Michele Zarrillo, testo e analisi del brano “Nell’estasi o nel fango”
L’episodio, come spiegato sopra, risale al 2015. Quel giorno Michele si trovava in casa e ad un tratto ha avvertito un forte dolore: “Ho avuto un infarto. Me la sono vista veramente brutta. Per fortuna non ero in casa da solo, l’ambulanza arrivò in soli sette minuti e l’ospedale era dietro casa mia. Mi operarono d’urgenza e mi misero cinque stent. Ho avuto paura, tanta, di perdere tutto e non solo la carriera”.
Leggi anche ->Sanremo 2020, annunciato cast ufficiale: chi saranno i cantanti in gara
Passato il timore per la propria incolumità, il cantante ha temuto di non poter fare quello che ama di più: “Pensavo di non poter più cantare, figuriamoci arrivare qui ad affrontare di nuovo questo palco, che è sempre una grande prova emotiva“. Dopo la conclusione dell’intervento, Zarrillo ha dovuto affrontare una lunga riabilitazione durante la quale è stato aiutato dalla vicinanza dei figli: “Il pensiero che sarebbero potuti crescere senza un padre mi ha dato la forza di guarire. E poi sono stato davvero miracolato: una parte del mio cuore aveva smesso di battere e solo in rarissimi casi, dopo un infarto come il mio, riprende la motilità. Anche i medici erano sbalorditi. Quando ho fatto il primo elettrocardiogramma sotto sforzo e andava tutto bene mi sono commosso”.
Sciarretta Massimiliano