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Destinazioni e Guide turistiche

Kenya, Malindi: cosa fare e cosa vedere

Cosa fare e cosa vedere a Malindi, in Kenya. La stagione migliore, dove alloggiare e i documenti necessari

E’ uno dei posti più turistici dell’intero continente africano e uno con il più alto tasso di italiani. Ma se questi due elementi non vi spaventano, allora benvenuti al paradiso di Malindi. Malindi si trova in Kenya, affacciata sull’Oceano Indiano, è sede di un aeroporto internazionale e vanta alcune delle più belle spiagge dell’Africa e dei migliori resort.

Cosa vedere a Malindi

Il principale polo d’attrazione  di Malindi sono le sue acque limpide e le sue spiagge bianche. La spiaggia si estende per diversi chilometri: sabbia chiara e ben ventilata. In molti dicono che la spiaggia più bella sia però quella di Watamu a circa 30 chilometri da Malindi. Imperdibile poi il parco marino: di fronte alla costa di Malindi ci sono tre barriere coralline che fanno parte della Riserva Naturale Malindi-Watamu. L’UNESCO ha dichiarato Riserva Naturale della Biosfera Terrestre il tratto di mare compreso fra Malindi e Mida Creek.

Sarete davvero stati in Africa soltanto se vedrete l’anima più vera di questo Continente. Quindi lasciate perdere le spiagge e tuffatevi verso l’interno del Kenya. Alle spalle di Malindi si estende il più grande parco del Paese, il Parco di Tsavo. La zona est del parco è occupata dalla savana e incontrerete tutte le specie animali del Kenya. Tsavo. La zona ovest comprende oltre alla savana, i boschi e le colline rocciose.  Ad un’ora di macchina da Malindi si trova Hell’s Kitchen, ovvero la cucina del Diavolo: un canyon naturale scavato nella roccia arenaria. Uno spettacolo della natura con pareti alte fino a 30 metri. Un’altra escursione è quella alle rovine di Gedi a circa 20 km dalla città di Malindi. Un sito archeologico scoperto nel 1800 ed immerso nella natura più selvaggia.

Avrete poi modo di girare per la città di Malindi. Da non perdere la croce fatta erigere nel 1499 da Vasco de Gama per la protezione di tutti i naviganti. Si trova all’ingresso della città nella zona portuale. Malindi conserva il fascino della sua storia tormentata e della tante invasioni. Passeggiate fra le case caratteristiche e perdetevi poi nello shopping e nel divertimento di Lamu Road, la via principale della città.

Quando andare a Malindi

In Kenya, come in tutta la fascia equatoriale, esistono due stagioni delle pioggie. Queste vanno da Aprile a Giugno, caratterizzato questo periodo da temporali torrenziali,  e da Ottobre ad inizio Dicembre, con improvvisi acquazzoni. Il periodo migliore per visitare il Paese è quindi da gennaio a marzo con temperature che oscillano fra i 28 e i 33 gradi.

Per entrare in Kenya è necessario un passaporto con una validità residua di almeno sei mesi ed un visto d’ingresso pagabile direttamente all’aeroporto (il visto turisto costa 40 euro). Non ci sono voli diretti per Malindi dall’Italia: è necessario quindi prevedere almeno uno scalo. I prezzi a/r si aggirano sui 600 euro.

Dove dormire a Malindi

Malindi trabocca di strutture ricettive: non sarà quindi un problema trovare una sistemazione. Nel miglior rapporto qualità prezzo vi segnaliamo: African House Resort, un boutique hotel in una splendida villa coloniale, con meravigliose suite con letti a baldacchino, a 300 metri dalla spiaggia. Una camera doppia per una settimana dal 2 al 9 marzo costa 550 euro. Super offerta al Kenyanhouse boutique hotel, con una camera doppia per una settimana (dal 2 al 9 marzo) a 225 euro. L’albergo è immerso nella natura, a poche centinaia di metri dalla spiaggia, le camere sono arredate in stile coloniale con patio esterno.

Autore: Cini Silvia

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro