Un inconveniente ha reso da inferno il ritorno dalla Sardegna a Civitavecchia per centinaia di passeggeri, costretti per ore a restare su una nave Grimaldi.
Il ritorno a casa dalle vacanze si è trasformato in un incubo per tantissimi passeggeri della motonave ‘Claudia‘, appartenente alla flotta Grimaldi Lines. Al rientro a Civitavecchia dalla Sardegna, con la nave salpata da Olbia, per ben 850 persone non è stato possibile scendere a terra a causa di un guasto al portellone. L’inconveniente si è verificato alle 06:00 di ieri mattina, con la Claudia attraccata al molo 2 del porto laziale. E la vicenda è andata avanti per ben 10 ore. A bordo c’erano anche 350 veicoli. Tanta la rabbia e la delusione dei numerosi passeggeri coinvolti da questo imprevisto. Alcuni di loro si sono sfogati sui social network, raccontando brevemente l’odissea che si sono trovati a vivere loro malgrado. “Ci sentiamo prigionieri”, ha scritto una donna su Twitter. Un’altra invece ha lamentato la fatiscenza dei mezzi: “È ora che li cambiate questi traghetti, sono vecchi e cadono a pezzi”.
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Per intervenire è stata chiamata anche una gru, arrivata cinque ore dopo e con la quale è stato sfondato il portellone guasto che bloccava la zona di sbarco della nave. Alla fine tutti hanno potuto toccare il suolo solamente alle 16:00. E su quanto avvenuto a Civitavecchia si è espresso anche il Codacons, l’associazione che difende i diritti dei consumatori. “Per le 850 persone che si trovano bloccate su una nave senza poter scendere a terra c’è il pieno diritto per richiedere un risarcimento per i danni morali e materiali subiti. Questo è un episodio molto grave che sta arrecando grave disagio ai passeggeri. Oltre al rimborso del biglietto spetta loro anche un indennizzo per quanto si trovano costretti a vivere”. Si attende anche un comunicato da parte di Grimaldi Lines.