Morta durante il parto, anche il feto morto. 23 gli indagati sul caso della 34enne tunisina deceduta al Salesi di Ancona.Si indaga per omicidio colposo ed interruzione colposa di gravidanza su caso che ha riguardato il decesso della 34enne tunisina morta nel reparto di clinica ostetricia e ginecologia all’Ospedale pediatrico G. Salesi di Ancona lo scorso 25 agosto durante un parto indotto per espellere il feto già dichiarato morto. SI attende per delineare lo scenario dell’accaduto l’esame autoptico sul corpo della vittima Zohra Ben Salem, ma stando a quelle che sarebbero le prime informazioni pervenute, la causa della morte della 34enne sarebbe stata un’embolia amniotica polmonare con conseguente arresto cardiaco. Ancona, 34enne morta durante il parto del feto morto
Sono 23 le perone indagate per omicidio colposo nel caso della 34enne tunisina, Zohra Ben Salem,, morta durante il parto del feto dichiarato morto all’Ospedale Salesi di Ancona. 23 tra medici e sanitari iscritti dalla procura nel registro degli indagati, atto di garanzia in attesa di quello che rivelerà l’autopsia sul cadavere della donna e della bimba di 38 settimane, che dovrà eseguirsi il 6 settembre prossimo. La 34enne era sottoposta ad un parto vaginale indotto dopo che le era stato comunicato che la bambina che portava in grembo purtroppo non ce l’aveva fatta. Il parto vaginale indotto sarebbe, stando a quanto detto dai medici, una procedura per poter tutelare la salute riproduttiva. La donna pare non avesse ai avuto nelle precedenti gravidanze, dei problemi, ma stando al parere medico, soffria di diabete gestionale che se non curato con terapie adeguate potrebbe essere stata una concausa del decesso della bambina.
34enne muore durante il parto, il medico: “soffriva di diabete gestionale”
“Quando si sono rotte le membrane amniotiche”, ha dichiarato il primario del reparto di clinica ostetricia e ginecologia all’ospedale pediatrico G. Salesi di Ancona, “la donna ha avuto un arresto cardiocircolatorio ed è stata immediatamente rianimata”. Un caso definito acuto ed imprevedibile tanto da necessitare anche un’indagine interna e la presenza di ispettori voluto dal Ministro Giulia Grillo.
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