Fra i tanti casi orribili di Bibbiano, spicca quello di una bambina rapita in maniera grottesca da spietati assistenti sociali in maniera terrificante.
È di qualche giorno fa l’orribile caso tra i tanti di Bibbiano relativo ad una bambina rapita alla mamma dagli assistenti sociali della Val d’Enza. La piccola le era stata tolta con l’inganno, con i ‘professionisti’ che si erano inizialmente qualificati come operatori dell’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali. La cosa era stata affermata da lei stessa, una donna che ha attualmente 34 anni e che, poco più che maggiorenne, cadde nella spirale della droga, per poi uscirne. Una volta riabilitata, entrambe le sue due figlie le furono restituite e lei si era rifatta una vita con tanto di matrimonio. ‘Il Giornale’ rivanga questa storia intervistando telefonicamente Stefania, la madre della bambina rapita. Lei ha avuto a che fare con questa brutta situazione, anni fa, ed ora fa sapere di non essere a conoscenza di come stia o di dove si trovi la bimba.
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“Bussarono in casa delle persone che dicevano di essere dell’Enpa e di aver ricevuto delle segnalazioni per il troppo abbaiare del nostro cane. Io e mio marito non ci siamo fidati fin da subito, poi da due che erano, gli individui sono diventati 5. In più avevamo installato delle telecamere di sicurezza in giardino contro i ladri, visto che avevamo subito un furto. Quella mattina però la corrente non c’era, ce l’avevano staccata. Ero impaurita”. Il racconto continua: “Mi hanno chiesto i libretti sanitari dei cani, io inizio a cercare ma poi mi sono accorta che uno di loro aveva strappato mia figlia dalla culla e la teneva come un pacco. Presa dall’ira, ho provato a raggiungerla, ma loro sono riusciti a scappare”. E da allora la coppia non ha più rivisto la loro bimba. È solo l’ennesimo caso di tante brutte storie che riguardano Bibbiano ed i fatti accaduti negli ultimi anni.