Bimbo cade nel pozzo in India e lo ritrovano morto dopo giorni: “Come Alfredino Rampi e Julen Rosello”, polemiche sui soccorsi.
Una vicenda che a molti ha ricordato quella di Julen Rosello o quella più datata di Alfredino Rampi, della cui morte in questi giorni è peraltro ricorso l’anniversario. Il piccolo Fatehvir Singh, di due anni, è caduto giovedì scorso in un pozzo di 33 metri di profondità e 23 centimetri di diametro, mentre giocava vicino casa sua nel distretto di Sangur, in India. Il bambino è stato ritrovato senza vita quattro giorni dopo.
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Il pozzo, da quanto si apprende, era stato scavato dalla famiglia del piccolo per irrigare i campi, ma non era in uso dal 1991. “Il bambino non è più vivo ed è stato salvato la mattina presto dai soccorritori”, ha fatto sapere Vijay Inder Singla, un membro del assemblea legislativa locale. Un elicottero medico ha trasportato il bambino, che è stato dichiarato morto all’ospedale.
Diverse persone, dopo il ritrovamento del corpo privo di vita, hanno manifestato sulla scena dell’incidente e hanno criticato il governo locale. Affermano davanti alla stampa locale che l’operazione di salvataggio è stata “ritardata a causa della mancanza di assistenza tecnica”. Il Primo Ministro del Punjab, Amarinder Singh, ha espresso il suo cordoglio su Twitter per la morte del bambino e ha ordinato che fosse intrapresa un’azione contro i pozzi aperti in tutto lo stato.