Il caso di tubercolosi che è culminato con lo studente morto sta generando preoccupazione: in moltissimi erano entrati in contatto con il giovane iscritto al Politecnico del capoluogo piemontese.
Non ce l’ha fatta il giovane ammalato di tubercolosi. Lo studente è morto quest’oggi all’ospedale ‘Amedeo di Savoia’, dove si trovava ricoverato dallo scorso mese di febbraio dopo aver accusato i sintomi tipici della patologia che tante vittime fece tra diciannovesimo e ventesimo secolo. Anche la Asl del capoluogo piemontese ha confermato il decesso. Il ragazzo, 19 anni, era originario dello Sri Lanka e si ritiene che presentasse comunque i segni della tubercolosi già da prima del suo ingresso nel nosocomio per un ricovero che purtroppo alla fine si è rivelato essere inutile. I responsabili sanitari che hanno seguito il caso clinico dello studente morto hanno anche dichiarato che questa situazione è stata molto rara, anche se ci sono possibilità che si possano riscontrare delle situazioni potenzialmente letali. Come appunto è avvenuto in questa circostanza.
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In totale si contano 250 individui che sono entrati in contatto con la vittima e che ora verranno tutte convocate per essere sottoposte a dei necessari test tubercolinici. Finora comunque non sono emerse altre situazioni di criticità. I controlli sono già cominciati ed andranno avanti fino a quanto tutti i soggetti non saranno stati analizzati a dovere. Lo studente era iscritto al Politecnico di Torino, e le persone che hanno avuto dei rapporti con lui e che sono stati sottoposti a questi test risultano essere quasi tutti suoi colleghi di studi. Il rettore Guido Saracco ha espresso cordoglio per questo caso, confermando che l’Asl sta lavorando come previsto in questi casi.