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Curiosità

Il cimitero più allegro del mondo: ecco dove si trova

Sapanta, Romania – November 17, 2016: Image of the graveyard in Sapanta, Romania, called “The Merry Cemetery”.

La storia di Săpânţa e il Cimitero Felice

Ci sono diversi modi di affrontare il lutto nel mondo. Ma a Săpânţa, un piccolissimo paese in Romania, si trova un cimitero felice. Sembra assurdo anche solo da dire, ma invece è tutto vero. A Maramures, a pochi chilometri dal confine ucraino si trova questa necropoli in cui la morte è vissuta quasi con gioia nonostante la religione locale sia quella ortodossa e implichi quindi un certo rigore. Il motivo per cui qui esiste un Cimitero Felice è che la tradizione si ricollega agli antichi Daci che credevano nell’immortalità dell’anima e vedevano il passaggio dalla vita alla morte come un momento di gioia in cui ricongiungersi al loro dio Zalmosside.

La tradizione del Cimitero Felice di Săpânţa

Tradizione vuole quindi che in Romania si vegli un defunto per tre giorni e tre notti poichè se il morto viene lasciato solo potrebbe arrivare all’oltretomba in modo triste e trovarsi così in una vita eterna infelice. Cosa si fa dunque in questa veglia di tre giorni e tre notti? Ci si diverte: si mangia, si beve, si raccontano barzellette e si sta insieme. Particolare un po’ macabro, durante questa veglia, la bara rimane aperta e sopo dopo la benedizione e la funzione viene chiusa. Ogni tomba è decorata poi con una caratteristica croce azzurra e sulla cassa e sulla tomba vengono scritti epitaffi divertenti che raccontano la vita del defunto. Ecco perchè il cimitero di Săpânţa, oltre ad essere Patrimonio Mondiale Unesco, è anche uno dei cimiteri più divertenti del mondo.

Questa tradizione degli epitaffi divertenti sulla bara e sulla tomba è stata iniziata da un contadino del villaggio Săpânţa, Stan Ion Patras, scultore e pittore che negli anni ’30 inizio a scolpire e decorare queste tombe. Dopo la sua morte nel 1977, questa tradizione è stata portata avanti dal suo apprendista Dumitru Pop Tincu che, a oggi, ha moltissime richieste e prenotazioni di lavori: la morte forse vissuta come a Săpânţa è più piacevole e anche il ricordo del funerale e del trapasso sono più piacevoli. Forse per alcuni può essere un modo un po’ poco educato di affrontare la morte, per altri invece è il modo giusto. Voi cosa ne pensate?

 

A cura di: Francesco Cini

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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