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Orrore sulla spiaggia invasa da milioni di scarafaggi

Uno scenario apocalittico, da Giudizio Universale, da piaga biblica che ha terrorizzato gli abitanti della zona: chilometri di spiaggia invasi da scarafaggi. E’ successo in Argentina, sulle spiagge di Mar de Ajo, a 350 km dalla capitale Buenos Aires.

Un enorme tappetto nero ha ricoperto tutto, una scena da film dell’orrore che ha ovviamente lasciato esterrefatti abitanti e turisti. E sui social con l’hashtag   (scarafaggi) migliaia i commenti molti dei quali spaventati che sia davvero il segno dell’inizio della fine del mondo. 

Ma c’è anche chi avanza ipotesi scientifiche: potrebbe trattarsi infatti di una particolare specie di scarafaggio, l’ Heteronychus arator, detto anche scarafaggio nero africano, il quale vive sotto terra e compie esodi per l’accoppiamento. Il motivo di tale numero spropositato potrebbe poi essere nei venti che li avrebbero sospinti verso il mare e le onde che li avrebbero poi trascinati sulla battigia morti o quasi.

C’è poi chi sostiene che si tratti di una covata eccezionale. Questo tipo di insetto vive sotto terra per 2 anni ed esce solo per accoppiarsi. Solitamente la schiusa delle uova è a gennaio, ma ultimamente avviene qualche mese più avanti.

Nel frattempo c’è chi vende al chilo questi scarafaggi sostenendo che le loro secrezioni siano una panacea per tantissime malattie. Ma fra credenze, paure e fantascienza e in attesa che la scienza ufficiale si pronunci si spera solo che la spiaggia torni ad essere tale e non il set di un film dell’orrore.

 

 

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro