Un pedofilo di 23 anni è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per aver cercato di adescare bambini online.
Sebbene fosse soggetto ad un ordine restrittivo per molestia sessuale e fosse stato condannato a 10 settimane di reclusione (pena sospesa per primo reato e condanna inferiore ai due anni), Adam non è riuscito a controllarsi e dopo poco tempo ha ricominciato a contattare e cercare di adescare bambini sui social e sulla chat del servizio Xbox Live.
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La prima vittima di Adam, quella che ha portato ad indagini e a scoprire le altre, è stato un bimbo di 12 anni che giocava a Fortnite. Il pedofilo lo ha approcciato in chat e gli ha promesso 200 sterline di acquisti in game in cambio di una foto in pantaloncini. L’ingenuo bambino, allettato dalla regalia, ha accettato di mandargli la foto e di non dire nulla ai genitori su questo scambio. Ad accorgersi delle attenzioni morbose dell’uomo è stata la madre della vittima, la quale dopo aver notato l’insolito regalo ha investigato e scoperto che questo gli chiedeva in chat di mandargli baci e di dirgli che lo amava.
Nel corso delle investigazioni sono emerse altre due possibili vittime. Il primo è un bimbo di 7 anni contattato sia su Xbox Live che su Tik Tok. Anche in questo caso a scoprire i messaggi inappropriati è stata la madre. Adam aveva scritto alla vittima: “Ci possiamo vedere?” e poi richiesto anche a lui di scrivergli che lo amava. Una terza vittima sarebbe stata adescata dall’uomo su Instagram, ma durante l’interrogatorio Adam ha smentito di aver avuto contatti con quest’altro bambino.
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Durante l’udienza Syers ha ammesso i reati contestati ed il suo avvocato ha puntato tutto sull’instabilità mentale del suo assistito. L’uomo infatti avrebbe problemi di autismo e difficoltà di comunicazione, i problemi non gli avrebbero consentito di maturare e sviluppare una personalità adulta. Il giudice, pur accogliendo il fatto che l’imputato ha dei disturbi e che in futuro potrà essere ammesso a delle cure psichiatriche, lo ha condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, iscrivendolo in maniera definitiva nel registro dei criminali sessuali.