L’amatissimo attore Nino Manfredi è morto nel 2004, lasciando un vuoto incolmabile in colleghi, amici e nel cinema italiano.
Il calvario di Nino è iniziato nel luglio del 2003, quando l’attore, colpito da un ictus, è stato ricoverato all’ospedale Santo Spirito. Già in quei giorni si è temuto che non ce l’avrebbe fatta, ma dopo un periodo di degenza è stato mandato a casa e si è sperato che il peggio era passato. A dicembre, però, è stato colpito da un’emorragia cerebrale. Questo fu un colpo durissimo, dal quale Nino non si riprese mai del tutto e dopo il quale si è trovato a confrontarsi con le conseguenze sulla sua salute, finché il 4 marzo del 2004 non si è spento definitivamente a causa di un altro ictus.
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Vista la sua grande carriera e la notorietà raggiunta in decenni di cinema e televisione, la vicenda personale di Nino Manfredi tenne con il fiato sospeso tutt’Italia. A soffrire per quello che stava capitando è stata soprattutto la famiglia, che fino all’ultimo ha sperato che le sue condizioni potessero migliorare e che quando è giunto il momento più drammatico ha condiviso la notizia con la stampa, annunciando pubblicamente la data ed il luogo dei funerali.
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La cerimonia funebre si è svolta nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, alla presenza di 200 tra parenti, amici e colleghi. Ma a presentarsi alla cerimonia non furono solamente i suoi cari, bensì una lunga processione di fan che hanno approfittato della cerimonia pubblica per portare l’ultimo saluto al loro idolo. Una dimostrazione d’affetto che abbiamo rivisto qualche anno dopo quando se n’è andato un altro personaggio pubblico molto amato dagli italiani: Fabrizio Frizzi.