Una famiglia è rimasta scioccata dallo scoprire che il figlio di appena 18 mesi aveva un tumore delle dimensioni di un’arancia nella testa.
In effetti nei mesi successivi sembra che Kasper sia tornato lo stesso di sempre, ma a luglio le sue condizioni di salute peggiorano nuovamente: il piccolo che ha imparato a camminare e cominciato a fare delle brevi corse, non riesce a stare in piedi. Questa volta i genitori lo portano in ospedale ed una radiografia evidenzia uno strano ampliamento dei ventricoli cerebrali. I successivi esami confermano quanto temuto: il piccolo ha un tumore delle dimensioni di un’arancia.
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Il medico è drasticamente chiaro con la famiglia, il piccolo Kasper dev’essere operato d’urgenza, altrimenti rischia di morire nel giro di qualche giorno. La prima operazione avviene il giorno stesso e dura 14 ore. Di quella prima operazione i genitori hanno un ricordo angosciante: “E’ stata un’esperienza terrificante per tutta la famiglia, perché Kasper aveva solo 18 mesi e non sapevamo cosa stesse succedendo”, rivela il padre al Mirror: “Tutto ciò che abbiamo potuto fare è stato aspettare e sperare che stesse bene. Ma durante l’operazione di 14 ore ci è stato detto di andare a casa, è stato difficile, è stata semplicemente un’agonia”.
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L’operazione è andata per il meglio ed in quella occasione è stato rimosso il 99% del tumore cerebrale. Quello però era solo l’inizio di un periodo da incubo che nei mesi successivi si è tradotto in 20 risonanze magnetiche, 16 operazioni e 16 cicli di chemioterapia. Le cure per il piccolo Kasper ancora continuano e la situazione ha ovviamente sconvolto le abitudini della famiglia. Solo uno dei genitori può stare in ospedale con il figlio, dunque in questi mesi marito e moglie si sono visti di rado, se non per darsi il cambio accanto al figlio in ospedale.