Vittorio Brumotti e la sua troupe sono stati aggrediti a Firenze mentre giravano un servizio su una piazza di spaccio.
Ancora oggi l’inviato di Striscia si occupa di mostrare i luoghi in cui la criminalità spaccia la droga. Nei suoi servizi non si limita a mostrare le immagini delle zone di spaccio, o a mostrare l’atto di vendita della droga in sé: Brumotti, infatti, entra con la bici in quelle zone e comincia a dire ai presenti che lo spaccio è un reato e che devono interrompere l’attività illecita. Un approccio spregiudicato che in varie occasioni è costato all’inviato di Striscia delle aggressioni più o meno violente.
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Nonostante spesso rischi conseguenze fisiche per le sue denunce, Brumotti non si lascia intimidire e continua la sua missione contro lo spaccio nelle strade italiane. Nei giorni scorsi l’inviato di Striscia si è recato in un parco di Firenze dove gli avevano segnalato che c’era traffico di droga. Lui è arrivato in prossimità dei pusher e con un megafono ha cominciato a dire: “Guardante quanti ce ne sono”, poi con il megafono si è rivolto a loro: “Ragazzi qui non si può spacciare”.
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La reazione del gruppo è violenta, uno di loro si avvicina gli mostra il dito medio e gli urla: “Testa di c***o”, ma poi se ne va. Gli altri non sono così accomodanti e appena lo vedono cominciano ad avvicinarsi con fare minaccioso. L’inviato dice alla troupe di fare attenzione e di arretrare fino al furgone per evitare che i malintenzionati li colpiscano. Giunti fortunatamente sul furgone prima dell’ingaggio, hanno comunque vissuto attimi di terrore quando i presunti pusher hanno cominciato a tirare sassi contro la vettura.