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Dove, come e quando

Perché l’8 marzo si celebra la festa della donna

Storia e origini della festa della donna, perché si festeggia?

 

L’8 marzo si celebra la festa della donna. Questa ricorrenza è nata per ricordare le lotte politiche che le donne di tutto il mondo hanno affrontato per far sì che la loro voce venisse ascoltata.

Se oggi le donne e le ragazze possono avere un’istruzione, indossare i pantaloni, votare e lavorare per una propria indipendenza economica e sociale lo si deve al sangue e alle dure lotte politiche e sociali che le donne del passato hanno affrontato per ottenere alcuni diritti che, grazie a loro, oggi fanno parte della vita di tutti i giorni.

Nonostante ci sia ancora tanto lavoro da fare, l’8 marzo è la festa internazionale della donna ed è una tradizione che non deve passare in secondo piano.

Cenni storici: perché proprio l’8 marzo

E’ il lontano 1909 quando il Partito Socialista degli Stati Uniti inizia a maturare l’idea di una giornata internazionale dedicata unicamente alle donne. Nel 1910 durante la Conferenza Internazionale delle donne socialiste, tenuta a Copenaghen, Clara Zetkin, una politica tedesca, raccolse piacevolmente la proposta del 1909 degli Stati Uniti.

Non sono chiare le motivazioni che spinsero le donne socialiste del congresso a scegliere proprio l’8 marzo. Fino al 1921, ogni Paese celebrava la festa della donna in giorni diversi. Solo in occasione della Seconda Conferenza delle donne, tenuta a Mosca nel 1921, in cui  si approvò una data per la festa della donna, l’8 marzo, per ricordare la manifestazione delle donne contro lo zarismo di San Pietroburgo nel 1917.

La leggenda dell’incendio dell’industria tessile

Alcune tradizioni, fra cui quella italiana, fanno riferimento ad un tragico episodio. Nel 1857, si intravedevano negli Stati Uniti le prime ribellioni femminili e i primi scioperi nelle fabbriche. Alcune operaie, in particolare, vennero chiuse dal capo di una fabbrica affinché non partecipassero agli scioperi e, a causa di un impetuoso incendio, persero la vita.

In Italia ed in altri Paesi europei si è attribuito all’8 marzo un episodio analogo. Secondo la tradizione italiana, l’incendio è scoppiato nel 1911 in una fabbrica di camicie in cui morirono ben 134 donne. Eppure, da studi recenti, la fabbrica non esiste. E’ interessante il fatto che, a seconda dei Paesi, l’evento dell’incendio cambia luogo, data e numero di vittime.

La mimosa: simbolo di resilienza

La mimosa (pixabay)

E’ il 1946 quando le donne che organizzavano le celebrazioni a Roma cercavano un fiore poco costoso e di stagione. La mimosa è un fiore capace di fiorire in terreni difficili e viene associato alla donna e alla resilienza delle donne che dopo millenni non si sono mai arrese e hanno lottato e sempre lotteranno per far valere i propri diritti.

 

 

 

 

Chiara Scrimieri

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Chiara Scrimieri