In base ai dati Istat sui decessi del 2020, risultano 30mila decessi in più rispetto agli anni precedenti che non sono attribuiti al Covid.
Tuttavia la statistica rivela che c’è un ulteriore esubero di decessi rispetto agli anni passati, 30.048 decessi in più che non trovano una spiegazione. Possibile che anche queste persone siano state vittime dirette o indirette del Covid? I numeri, infatti, non bastano a spiegare il perché ci sia stato un esubero così importante di decessi estranei alla pandemia, ma potrebbero essere la dimostrazione che a causa dell’emergenza il sistema sanitario non ha potuto funzionare come al solito.
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Sebbene sia possibile che alcuni di questi decessi siano avvenuti a causa del Covid ma non si sia giunti alla diagnosi in tempo e probabile che la maggior parte di essi sia dovuta ad altre patologie non curate in tempo o non diagnosticate. A suggerirlo sono le percentuali di aumento della mortalità nelle singole regioni e province. Ci sono infatti province in cui il tasso di mortalità è rimasto invariato ed altre in cui si è registrato un aumento cospicuo di morti.
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Come sottolineato dal ‘Corriere della Sera‘, a guidare questa triste classifica è la Lombardia: a Bergamo c’è stato un aumento di mortalità dell’86%, a Cremona del 76%, a Lodi del 62%, a Brescia del 57% e a Milano del 41%. Ciò ci dice che l’aumento delle morti in cui non è stato riscontrato il contagio da Covid è avvenuto nelle province maggiormente colpite dalla pandemia. Questo suggerisce che sebbene queste morti non siano ufficialmente legate al Coronavirus, ne possano essere una conseguenza diretta (nel caso di mancata diagnosi) o indiretta dell’emergenza sanitaria stessa.