Il governo ed il cts hanno preparato un piano attraverso il quale si cerca di permettere a tutti di passare un Natale più tranquillo.
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Nulla per cui esultare ancora, visto che l’obiettivo del governo e del comitato tecnico-scientifico è quello di riportare l’indice sotto 1. Solo in quel caso, infatti, la diffusione del contagio può dirsi sotto controllo, poiché significherebbe che per ogni persona positiva il rischio di contagio è di 1:1. Lo ha ribadito nelle scorse ore anche Franco Locatelli, il quale ha chiesto agli italiani due settimane di ulteriori sacrifici per poter arrivare al 4 dicembre con indicazioni ancora più positive.
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La strutturazione del Paese in zone di rischio è finalizzata proprio a questo risultato. Attuare misure più drastiche dove l’indice di contagio è più alto, dovrebbe permettere tamponare le situazioni di emergenza e farlo abbassare più rapidamente. Lo stesso Locatelli ha spiegato che proprio il calo drastico dei contagi in Lombardia, Piemonte e Sicilia (regioni in cui sono state richieste misure più restrittive) ha permesso al Rt Nazionale di scendere sino a 1,4.
La speranza è che si possa arrivare al prossimo 4 dicembre con un indice pari o inferiore ad 1. In questo caso tutte le regioni d’Italia potrebbero essere spostate in zona gialla e tutti gli italiani si potrebbero godere le festività natalizie senza troppi timori o restrizioni. Anche in questo caso, tuttavia, l’emergenza non può essere considerata come scongiurata, infatti per le feste dovremo in ogni caso accontentarci di piccoli raduni familiari.