Il professor Remuzzi ha spiegato che il vaccino servirà a proteggerci dal virus, ma anche che il Covid continuerà ad esistere.
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Per sciogliere questi dubbi, il Corriere della Sera ha intervistato il professor Remuzzi. In un primo momento il medico spiega che il vaccino non garantirà l’estinzione del virus: “Tutti i vaccini in dirittura d’arrivo, a cominciare da quello della Pfizer, non sopprimeranno il coronavirus. Per capirci, saranno più simili ai vaccini antiinfluenzali che a quello della Polio. Ci proteggeranno dalla malattia, ma non la faranno sparire”.
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Il vaccino, insomma, garantirà una protezione dalla contrazione del virus e permetterà di bloccarne la trasmissione. Tuttavia perché tutta la popolazione sia al sicuro c’è bisogno di mantenere le misure di sicurezza in atto oggi: “Sarà immunizzata gran parte della popolazione ma solo a condizione che vengano mantenute le attuali misure di attenzione. Mascherina, distanziamento sociale, lavaggio continuo delle mani”.
Remuzzi spiega che il vaccino, le misure di sicurezza ed il passare del tempo permetteranno alla fine di rendere il Covid-19 alla stregua di un raffreddore. Quanto tempo ci vorrà? Stando ad uno studio effettuato da Nature, bisognerà attendere il 2024. Questo non significa che il vaccino non sia utile, anzi: “Oltre a proteggere e a scongiurare quanti più decessi possibili, impedirà anche la trasmissione dell’agente patogeno da una persona all’altra. Avrà anche un effetto indiretto. Durante l’attuale fase di pandemia, potrebbe essere questa la conseguenza più importante”.
Il vaccino permetterà di creare degli anticorpi, come se ognuno di noi avesse preso la malattia senza le conseguenze della stessa. Serviranno anche ad aiutare l’azione del globuli bianchi nel contrasto del virus e a stimolare una sorta di immunità già preesistente in alcuni ma sopita. Sulla durata dell’immunità offerta dal vaccino, Remuzzi infine dice: “Si parla di 6-8 mesi. Significa che dovremo sottoporci alla vaccinazione ogni anno, come per l’influenza. Non sappiamo se servirà una sola dose. Più probabile che siano due. Dopo, è vero che non abbiamo certezze, ma gli studi attuali dicono che sarà difficile contrarre una seconda volta il virus. Questo ci conforta”.