Una donna colpita da un malore è deceduta aspettando che arrivasse un’ambulanza. Il mezzo è giunto 50 minuti dopo la richiesta di soccorso.
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L’accaduto è stato denunciato e stigmatizzato dal sindaco del comune pugliese, Domenico Nisi, il quale sottolinea a più riprese come una morte del genere ed un ritardo nelle operazioni di soccorso come quello di sabato sono “inaccettabili”. Il suo lungo post di denuncia comincia con il racconto dell’accaduto: “Una signora accusa un malore, l’ambulanza arriva sul posto dopo 50 minuti. E nello sgomento e nell’incredulità generale, nella piazza centrale del nostro paese la comunità assiste alla morte di una persona”.
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Il primo cittadino non se la prende con i soccorritori o la struttura sanitaria, ma punta il dito contro chi ancora non si uniforma alle regole imposte per contrastare l’emergenza Covid. Nel suo post infatti si legge: “Le telefonate e le spiegazioni ricevute non riporteranno in vita la cara signora Maria, alla cui famiglia porgo il cordoglio dell’intera comunità. La precarietà del nostro sistema sanitario è inaccettabile. Questo dolore e questo lutto, e lo sgomento devono costringerci a riflettere con grande serietà sul tempo che viviamo”.
Riflessione a cui sono chiamati tutti quelli che ancora oggi non accettano le limitazioni per il bene di tutti: “Perché inaccettabile é anche il comportamento di tanti, nonostante gli appelli reiterati. Inaccettabile é la richiesta di maggiori controlli mentre si disattendono largamente le norme a tutti note. Io trovo inaccettabile che per la salvaguardia della salute di tutta la comunità debba essere necessario un vigile o un carabiniere per ogni abitante”.