Morto+il+famoso+chirurgo+Nicola+Scopinaro%2C+lutto+gravissimo
viagginewscom
/2020/10/30/morto-famoso-chirurgo-nicola-scopinaro-lutto-gravissimo/amp/
News

Morto il famoso chirurgo Nicola Scopinaro, lutto gravissimo

Lutto gravissimo per la città di Genova e per sistema sanitario nazionale: è morto il famoso chirurgo Nicola Scopinaro.

I quotidiani liguri tra cui il Secolo XIX riportano quest’oggi la notizia della tragica scomparsa del chirurgo di fama mondiale Nicola Scopinaro. Nato nel 1945, era ordinario di Chirurgia Generale all’Università di Genova ed era diventato noto in tutto il mondo per essere stato il primo ad effettuare un intervento di diversione biliopancreatica. Una procedura effettuata sui soggetti affetti da diabete di tipo 2, per permettere loro una migliore assimilazione degli zuccheri presenti nei cibi.

Leggi anche ->Morto Federico Greco, era il giovanissimo proprietario del Rama Beach Cafè

Generalmente, infatti, gli zuccheri ed i grassi presenti nei cibi finiscono nella bile e vengono lavorati dai succhi del pancreas per poi giungere nel duodeno ed essere assimilati. Con l’intervento messo a punto da Nicola Scopinaro (oggi effettuato in tutto il mondo), bile e succhi pancreatici vengono immessi nell’intestino tenue, rendendo la loro azione sul fisico del soggetto quasi nulla. Questo porta sia ad una minore assimilazione di grassi e zuccheri sia ad un dimagrimento del soggetto. Dopo l’intervento il processo non si può più invertire, dunque i soggetti dovranno seguire una dieta stabilita dai medici tutta la vita.

Leggi anche ->Morto Andrea Radighieri, il medico 29enne è deceduto nel sonno

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Nicola Scopinaro, la passione per il paracadutismo e l’incidente del ’77

Quando non si trovava in sala operatoria o all’università, il chirurgo amava praticare il paracadutismo. Un’attività che nel 1977 poteva costargli la vita. Lo stesso Nicola Scopinaro ha raccontato cosa è accaduto in quel caso e com’è riuscito a salvarsi da un incidente potenzialmente letale: “I paracaduti non hanno funzionato bene, e sono sceso a circa cento chilometri l’ora. In quei casi la paura porta le persone a guardare verso l’alto e urlare. E’ il modo migliore per morire. Ho provato a pensare come scaricare il colpo sulle gambe e sul bacino risparmiando gli organi interni. Quando sono atterrato avevo tredici fratture, ma per fortuna quasi nulla all’addome, al cuore ed ai polmoni”.

Fabio

Pubblicato da
Fabio