Commentando una notizia sulla revoca dei permessi di soggiorno, il sindaco di Ferrata ha paragonato i clandestini a tumori da sradicare.
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Dall’inizio del 2020, infatti, nella città emiliana sono stati rigettate 134 richieste di permesso di soggiorno e ne sono state revocate altre 12. A tal proposito il sindaco di Ferrara scrive: “Se chiedi la protezione internazionale la devi meritare, lavorando onestamente e rendendoti utile alla collettività che ti ospita”. Quindi ha fatto i propri complimenti al questore Capocasa per aver intensificato i controlli nelle zone in cui risiedono gli immigrati.
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A fare scalpore non è certo stato il commento sulle espulsioni, quanto il concetto espresso su Facebook dove ha definito i clandestini “un tumore da sradicare”. Successivamente ha pure aggiunto: “Violenti, spacciatori e bivaccatori seriali, che altro non fanno che rendere meno sicura la nostra città. Devono solo tornare da dove sono venuti. Per noi non sono né risorse né persone da integrare a nostre spese”.
Frasi dure che di certo non riguardano la totalità delle persone che giungono in Italia e che cercano asilo nel nostro Paese. Tra la miriade di immigrati clandestini che giungono sulle nostre coste, infatti, ci sono molti bambini, donne e uomini il cui unico scopo è quello di trovare una realtà differente da quella in cui sono cresciuti per alimentare la speranza di poter vivere un’esistenza serena e dignitosa.