Sono giunti i risultati della perizia effettuata dalla procura sull’incidente di Zanardi: ecco cosa è emerso.
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Mentre Zanardi lotta per la propria vita, la Procura di Siena ha aperto un’indagine sull’incidente e cerca di ricostruire la dinamica dell’accaduto. L’unico indagato è l’autista del camion, il quale però non ha nemmeno visto l’atleta che gli veniva addosso. L’indagine a suo carico è infatti considerato un atto dovuto al fine di aprire l’indagine e verificare quanto successo. Non a caso proprio la procura aveva richiesto una perizia sul manto stradale e sull’handbike di Zanardi per capire se proprio un danno alla superficie o al mezzo avessero causato la perdita di traiettoria.
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I periti hanno riscontrato che la causa dell’incidente non è legata ad un danneggiamento dell’asfalto o ad un malfunzionamento del veicolo. In base alle analisi effettuate, infatti, il manto stradale è stato travato non ammalorato, ovvero privo di avvallamenti o buche. Per quanto riguarda l’handbike, i periti non hanno trovato danni precedenti all’urto. Scartata anche l’ipotesi che il cellulare o il navigatore fossero difettosi, i danni su questi strumenti sono stati causati dall’impatto. Resta dunque da capire come mai Zanardi abbia allargato la traiettoria mentre affrontava la curva in discesa.