Emergono i dettagli sulle condizioni di Silvio Berlusconi: il leader di Forza Italia ha una polmonite bilaterale con carica virale importante.
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Proprio il possibile rischio derivante dalla polmonite ha convinto Alberto Zangrillo a spingere per il ricovero di Berlusconi. Per lui è stata preparata una sala al sesto piano completamente isolata dal resto della struttura, con personale dedicato e ferea disciplina nel rispetto delle regole Covid. Bisogna precisare che al momento la malattia non è grave e che l’ex premier non è in terapia intensiva né necessità di un respiratore. Insomma il ricovero è stato deciso a scopo esclusivamente precauzionale.
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Secondo la ricostruzione di quanto avvenuto ieri sera, fino all’ora di cena Berlusconi si trovava a casa e parlava con amici e colleghi di un senso di spossatezza che faticava ad andare via. Tuttavia non c’era segno di febbre ed il leader di Forza Italia era convinto che si trattasse di una blanda influenza che faticava ad andare via.
La situazione è cambiata quando Berlusconi si è messo in contatto con Zangrillo. Il medico lo ha convinto della necessità di effettuare una tac e lui si è recato in ospedale per il controllo, convinto di poter fare ritorno a casa. Da questa, però, è emersa la polmonite bilaterale e dal tampone la positività al Covid. A quel punto la sua stanza in ospedale era già pronta per la permanenza prolungata.