Dani, infermiera inglese di 26 anni, è morta pochi giorni dopo essere tornata a casa dalla famiglia. La ragazza si era allontanata nel periodo del lockdown.
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Per mesi, dunque, Dani non ha fatto ritorno a casa e anche quando è finito il lockdown, ha atteso di ricevere notizie rassicuranti sulla sua salute e sull’emergenza per farvi ritorno. Ad inizio luglio si è sentita sicura del fatto che non avrebbe contagiato nessuno ed è tornata dai familiari. Tuttavia le sue condizioni erano tutt’altro che ottimali, il suo colorito era giallastro ed anche la sorellina si è accorta che il suo aspetto non era quello consueto: “Era gialla da capo a piedi – racconta la madre Shannon – la sorellina gli ha detto ‘Dani sei di un colore buffo’, mentre io continuavo a dirle che doveva andare in ospedale”.
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Le condizioni di salute della ventiseienne infermiera si sono deteriorate rapidamente ed è stato necessario una ricovero d’urgenza. In ospedale le hanno fatto una trasfusione di sangue e una flebo di vitamine. Durante il ricovero i suoi organi hanno smesso di funzionare. La notte del 5 luglio è stato necessario un trasporto in terapia intensiva: Dani non riusciva più a respirare autonomamente ed era tenuta in vita dai macchinari. Il 14 luglio è stato dichiarata la morte cerebrale ed i familiari hanno dovuto accettare la sua prematura ed improvvisa dipartita.
La madre è sconvolta dal lutto e ricorda come tutto sia successo in un’istante: “Il giorno prima di andare in terapia intensiva rideva e scherzava con il padre. Per noi è stato un duro colpo sapere che era entrata in coma e che non si sarebbe più svegliata”. Ancora oggi la causa del decesso non è nota, probabilmente verrà scoperta con un’autopsia sul corpo della giovane infermiera.